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La nostra zona e i punti di interesse naturalistico

Riserva naturale speciale del Molino Vecchio

La riserva si estende ad est dell'abitato di Rondissone, su una superficie complessiva di 190 ettari, al confine fra le Province di Torino e Vercelli e nei Comuni di Mazzè, Rondissone e Saluggia. La riserva tutela il tratto del fiume Dora Baltea e del territorio che lo circonda compreso fra la strada Padana Superiore e l'autostrada A4. La zona, erosa dal fiume nel corso dei millenni, creando un tipico e vasto avvallamento fluviale, si trova ad una quota inferiore rispetto al terrazzo alluvionale circostante. Il paesaggio è caratterizzato da ampi ghiareti e spiagge e da interessanti aree boschive con vegetazione di ripa (pioppi, salici, ontani, ecc.) e da pioppeti o robinieti circondati da seminativi e prati. All'interno della riserva si trovano inoltre alcune belle cascine con caratteristiche architettoniche di transizione fra la tipologia canavesana e quella della pianura vercellese. La riserva prende il nome dal vecchio mulino qui presente, ora in corso di restauro. La zona è attraversata dal percorso ciclabile n. 7 del Parco del Po, che proprio in quest'area supera una roggia grazie ad un apposito ponticello in legno inaugurato nel 2005.

La Riserva Naturale Speciale del Mulino Vecchio, oltre che dalla legge istitutiva del Parco del Po, è tutelata anche ai sensi della legge regionale n. 47 del 3 aprile 1995 "Norme per la tutela dei biotopi", della Decisione 85/338/CEE del 27 giugno 1985 e della Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992, in quanto è stata giudicata "entità ecologica di rilevante interesse per la conservazione della natura" e pertanto sottoposta a vincolo ambientale-paesaggistico ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 431 e della normativa europea, che la ha riconosciuta quale S.I.C - Sito di Importanza Comunitaria.

 

Riserva naturale del parco del Po

Il territorio di un fiume e quello della collina che lo borda a oriente è uno scenario unico che pochi grandi centri urbani vantano: l'area del torinese ha questa fortuna. Siamo lontani apparentemente dallo stereotipo del "Parco Naturale" che ci rimanda ai grandi boschi, alle bianche cime, ai branchi di animali selvatici. Qui siamo inseriti in un tessuto antropizzato dove convivono habitat ed eccellenze storico architettoniche importanti: un insieme di aree protette istituite per migliorare un ambiente urbanizzato, e quindi anche per fornire opportunità di svago e aria aperta a circa due milioni di cittadini ed ai turisti che qui giungono. I fiumi dell'area torinese sono luoghi della natura, di paesaggi fluviali emozionanti, corridoi per la migrazione dell'avifauna, dove restano ancora le testimonianze della storia che ha legato l'uomo al fiume. La collina torinese è ancora scrigno di boschi e di paesaggi che affacciano sull'unicità della cerchia alpina che da Torino possiamo ammirare.

 

Oasi naturalistico ricreatica “Lago di San Pietro” (dista 4 km)

L'Oasi naturalistica, ancora in fase di completamento, è articolata in una interessante area umida naturale, dove sono presenti due laghetti artificiali ed una struttura per l’allevamento dei pesci.

L’area umida si estende su 20 ettari e presenta sorgenti attive tutto l’anno, una ricca e pregiata fauna autoctona, una vegetazione di boschetti idrofili e sottobosco caratteristico, circondata da prati seminati con canapa sativa, borragine, phacelia e grano saraceno utili, questi ultimi, per la produzione di miele.

Il piccolo lago di circa 3 ettari è già utilizzato per la pesca sportiva di trote, carpe e tinche; la gestione è affidata all’Associazione Guardiapesca della provincia di Torino. Il lago grande circa 12 ettari è in fase di completamento e permetterà l’allevamento di pesci più pregiati quali alborelle, coregoni e storioni.

Passeggiare nell’oasi sarà un’esperienza unica, dove sarà possibile osservare e conoscere da vicino flora e fauna delle zone umide, analizzare le dinamiche naturali ed artificiali dell’acqua, gli equilibri biologici e le tecniche di gestione a ridotto impatto ambientale.

Una graziosa struttura interamente di legno verrà messa a disposizione come riparo per pescatori e come spazio didattico ai gruppi in visita.

 

Azienda agrobioturistica “A Casa di Giò” e B&B (dista 6 km)

L’azienda è ubicata in MAZZE’ (TO), frazione CASALE, nella bellissima e fertile campagna canavesana, su una superficie di 60 giornate piemontesi (25 ettari) circondata da estesi boschi di robinie e verdi prati ricchi di fiori e di varie essenze spontanee.

L’azienda coltiva seguendo i metodi dell’agricoltura biologica fin dal 1988, ed è certificata ICEA (Istituto per la Certificazione ETICA e AMBIENTALE).

Accanto alla piantagione del kiwi (produzione frutticola primaria), passeggiando nel frutteto, si possono fra l’altro trovare diverse curiosità botaniche e mele di antiche varietà, che rendono questo luogo certamente unico e tutto da scoprire.

Grazie all’antico sodalizio dell’impollinazione da parte delle api alle piante, da qualche anno ormai una parte dell’attività aziendale si è orientata sull’apicoltura.

Si produce frutta, confetture, miele e di recente anche un “delicatissimo al palato” aceto di miele.

Particolare attenzione è posta alle problematiche energetiche, ai consumi e alle produzioni di energia verde.

Dall’estate del 2008 è aperta una struttura ricettiva, dove è possibile pernottare e consumare la prima colazione, gustando fra l’altro alcuni prodotti aziendali come il miele e le confetture.

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